Ci sono luoghi che sembrano usciti da un sogno. Civita di Bagnoregio è uno di questi. Un borgo che appare come una visione, adagiato in cima a un’altura di tufo e collegato al resto del mondo solo da un lungo ponte pedonale.
Sommario dell'articolo
Non a caso viene chiamata “la città che muore”, ma per noi – che l’abbiamo visitata in camper a marzo 2024 – è stata una città che emoziona e che rimane viva nei ricordi.
Siamo arrivati nel primo pomeriggio e dopo aver parcheggiato il camper in un’area a pagamento poco distante dal centro, abbiamo deciso di esplorarla a piedi con calma. Il tempo ci ha regalato una giornata serena e la luce del tramonto che ha avvolto Civita verso sera è stata semplicemente magica. Un aperitivo nella piazzetta centrale ha chiuso in bellezza una giornata che non dimenticheremo facilmente.
Ma andiamo con ordine: se stai programmando un viaggio nel Lazio e vuoi scoprire un angolo davvero unico, Civita di Bagnoregio è una tappa imperdibile.



Ecco cosa c’è da sapere per organizzare al meglio la visita.
Un’introduzione a Civita di Bagnoregio e al suo territorio
Siamo in Lazio, in provincia di Viterbo, nel cuore della Tuscia viterbese, una zona poco conosciuta ma ricchissima di storia, natura e tradizioni. Civita di Bagnoregio è una frazione del comune di Bagnoregio e conta – pensate – appena una manciata di residenti fissi.
Il borgo si erge su un colle di tufo in mezzo a una vallata argillosa chiamata Valle dei Calanchi, un paesaggio quasi lunare che sembra scolpito dal tempo.
Il territorio circostante è quello tipico della Tuscia: dolci colline, oliveti, vigneti, e una natura rigogliosa che si alterna a piccoli borghi antichi, castelli e necropoli etrusche. La zona si presta perfettamente a una gita fuori porta itinerante, anche in camper, per chi ama scoprire luoghi autentici lontani dai circuiti più turistici.
Perché viene chiamata “la città che muore”
Il soprannome “la città che muore” non è un’invenzione turistica, ma una triste realtà che accompagna Civita da secoli. Il borgo è costruito su un banco di tufo, una roccia fragile e soggetta all’erosione causata dal vento, dalla pioggia e dai movimenti sismici. Con il passare del tempo, il terreno ha iniziato a cedere, causando frane e crolli che hanno lentamente isolato Civita dal resto del territorio.
Un tempo Civita era una cittadina viva e ben collegata. Oggi è raggiungibile solo a piedi, attraversando un ponte lungo circa 300 metri che collega il borgo alla vicina Bagnoregio. Questo isolamento, se da un lato ha protetto Civita dalla modernità, dall’altro ne ha sancito una lenta ma inesorabile decadenza. Proprio questo fragile equilibrio tra bellezza e fragilità ha reso Civita famosa in tutto il mondo.
Negli ultimi anni, grazie anche alla sua notorietà social e a numerose iniziative di tutela, Civita ha conosciuto una nuova vita, diventando una meta turistica amata da italiani e stranieri.
Cosa vedere a Civita di Bagnoregio
Appena si imbocca il ponte pedonale che porta a Civita, si ha la sensazione di entrare in un’altra epoca. La vista del borgo sospeso sulla valle è di quelle che mozzano il fiato e che meritano più di una foto.
Una volta varcata la Porta Santa Maria, unico accesso al borgo, si entra in un dedalo di viuzze acciottolate, archi medievali, balconi fioriti e scorci panoramici. Non serve una vera e propria mappa: Civita va girata con calma, perdendosi tra i vicoli e lasciandosi sorprendere.
Durante la nostra visita, ci siamo goduti il centro storico a piedi, entrando nelle principali chiese e respirando quell’atmosfera senza tempo che solo certi borghi riescono a trasmettere.



Ecco alcune tappe da non perdere:
- Piazza San Donato, la piazza principale del borgo, con la sua bella chiesa di San Donato in stile romanico, che conserva un affresco attribuito alla scuola di Perugino e un crocifisso ligneo miracoloso. Proprio qui ci siamo fermati per un aperitivo, godendoci la tranquillità di fine giornata.
- Palazzo Alemanni, sede di un piccolo museo geologico che racconta la storia della Valle dei Calanchi e dell’erosione che minaccia il borgo. Una visita interessante, soprattutto se si viaggia con bambini curiosi.
- Il Belvedere sulla valle, da cui si può osservare il paesaggio dei calanchi in tutta la sua forza drammatica. Al tramonto, la luce dorata rende tutto ancora più surreale.
- Le case medievali, alcune delle quali restaurate e oggi sede di botteghe artigiane, piccoli locali o b&b. Ogni angolo nasconde un dettaglio da osservare.
Tra una passeggiata e l’altra, abbiamo fatto diverse soste per scattare foto e ammirare la vista. Civita è piccola, ma ogni passo regala una nuova prospettiva. Se puoi, fermati fino a tardo pomeriggio per goderti l’effetto della luce del tramonto sulle pietre tufacee: è uno spettacolo naturale che vale da solo il viaggio.



Cosa vedere nei dintorni di Civita di Bagnoregio
Se stai pianificando un weekend (o anche qualche giorno in più), sappi che i dintorni di Civita offrono tantissimo. Noi, nello stesso giro, siamo passati anche da Montefiascone, borgo sul Lago di Bolsena celebre per il vino Est! Est!! Est!!! e per il suo bellissimo panorama. Una passeggiata sulla rocca dei Papi o tra le vie del centro è l’ideale per completare una giornata di esplorazioni.
Altre tappe interessanti a breve distanza da Civita:
- Lago di Bolsena: uno dei laghi vulcanici più grandi d’Europa, con borghi affacciati sulle rive come Marta, Capodimonte e Bolsena stessa. Perfetto per una giornata di relax o un giro in barca.
- Orvieto: a meno di un’ora di strada, in Umbria, offre un duomo mozzafiato e un dedalo sotterraneo affascinante. Se ami l’arte e l’archeologia, è una tappa imperdibile.
- Bagnaia e Villa Lante: uno dei più bei giardini all’italiana del Rinascimento, con fontane scenografiche e terrazze ordinate, perfetta per una visita primaverile.
- Viterbo: la città dei papi conserva un centro storico ben tenuto, con quartieri medievali e terme naturali nei dintorni.
Questa zona del Lazio, ancora poco battuta dal turismo di massa, è perfetta per chi ama scoprire con lentezza, tra natura e cultura.
Civita di Bagnoregio in camper
Come accennato, abbiamo visitato Civita di Bagnoregio in camper, e la logistica è stata piuttosto comoda. Il borgo non è accessibile direttamente con il camper, ma a poca distanza dal centro si trova un parcheggio misto a pagamento . Da lì, in pochi minuti a piedi si raggiunge l’ingresso del ponte.
In bassa stagione, come nel nostro caso (marzo), c’era poca gente e abbiamo goduto di un’atmosfera tranquilla. In alta stagione conviene arrivare presto al mattino.
Se dovesse servire, questo il parcheggio su Park4Night
Un borgo da ricordare
Civita di Bagnoregio ci ha colpiti al cuore. Sarà stata l’atmosfera sospesa, la bellezza struggente del paesaggio, la gentilezza delle persone o forse semplicemente quel silenzio che solo certi borghi riescono ancora a regalare. Abbiamo adorato passeggiare tra le sue vie antiche, sederci in piazza al tramonto, respirare la sua storia e la sua fragilità.



È uno di quei posti che ti porti dietro anche dopo essere tornato a casa. Se stai pensando a una meta speciale per una gita o un viaggio in camper nel centro Italia, mettila in cima alla lista.
E se puoi, vai a vederla al tramonto. Non te ne pentirai.
No Comment! Be the first one.