Durante uno dei primi viaggi con il nostro camper Kronos 295 TL nell’aprile 2024, abbiamo avuto il piacere di visitare Navelli, uno dei borghi più belli d’Italia, incastonato tra le colline abruzzesi. Questo piccolo comune, situato nella provincia de L’Aquila, vanta una storia millenaria, un’architettura medievale ben conservata e una cultura profondamente legata alla produzione dello zafferano, l’oro rosso d’Abruzzo.
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Navelli si trova all’estremità sud-orientale del massiccio del Gran Sasso, su un colle che domina l’omonimo altopiano. Con soli 564 abitanti, il borgo rappresenta un autentico gioiello di storia e tradizione. Le sue origini risalgono al periodo medievale, ma il territorio era già abitato in epoca vestina, nel VI secolo a.C.
Secondo una leggenda, il nome «Navelli» deriva da «Novellum», in riferimento alle nove ville che un tempo componevano il suo territorio. Un’altra teoria suggerisce che il nome provenga dal termine longobardo «nava», che significa «conca», un richiamo alla conformazione geografica dell’area.
Navelli è circondato da una natura incontaminata, con l’altopiano che si estende a perdita d’occhio e le montagne che offrono un panorama spettacolare. Durante la nostra visita, abbiamo potuto ammirare la Majella innevata all’orizzonte e respirare l’aria fresca di questo angolo di Abruzzo. Gli appassionati di trekking e fotografia troveranno in Navelli un punto di partenza ideale per esplorare i dintorni.
Navelli: un Borgo Medievale da Scoprire
Passeggiando per le stradine acciottolate di Navelli, ci si immerge in un’atmosfera d’altri tempi. Il borgo è un esempio perfetto di insediamento medievale, con case in pietra grigia, archi eleganti e gradinate scavate direttamente nella roccia. La parte più antica è caratterizzata da una scenografica scalinata che si dirama tra vicoli stretti e tortuosi. Qui si trovano numerosi palazzi nobiliari, loggiati rinascimentali e portali decorati con stemmi raffiguranti animali, fiori e volti. A testimonianza del tempo che fu. Oggi buona parte del borgo risulta abbandonato con la vegetazione che sta prendendo il sopravvento.



Tra le bellezze architettoniche di Navelli spicca la chiesa di San Sebastiano, costruita nel 1631 in stile tardo-barocco con influenze neoclassiche. L’interno della chiesa presenta una decorazione sobria, arricchita da stucchi di ispirazione neoclassica e un altare maggiore in marmo policromo.
Una particolarità è costituita dalla presenza di un crocifisso ligneo seicentesco, recuperato durante i lavori di catalogazione post-sisma del 2016, che attira l’attenzione per i dettagli finemente scolpiti e la sua valenza devozionale. Questo edificio sacro custodisce un crocifisso ligneo seicentesco, recuperato durante i lavori di catalogazione post-sisma del 2016. Adiacente alla chiesa, si trova Palazzo Santucci, un imponente edificio baronale del XVII secolo, che rappresenta il simbolo storico del borgo. Originariamente un castello medievale, fu più volte distrutto e ricostruito nel corso dei secoli, acquisendo la sua forma attuale nel 1632.
Altri edifici di rilievo includono Palazzo Piccioli, che ospita la cappella di San Gennarino, e Palazzo De Roccis, un edificio settecentesco con pavimenti a mosaico alla veneziana, oggi sede di eventi culturali. Passeggiando lungo via San Pasquale, si può ammirare la loggia del palazzo Cappa, che offre una vista mozzafiato sull’altopiano e le montagne circostanti.
Navelli e la Produzione dello Zafferano
Navelli è celebre per la produzione dello zafferano dell’Aquila DOP, una delle spezie più pregiate al mondo.
Questa tradizione risale al XIII secolo, quando un monaco della famiglia Santucci introdusse i bulbi di crocus sativus dalla Spagna. Ancora oggi, la raccolta avviene manualmente all’alba, nel mese di ottobre, per preservare la qualità dei preziosi stimmi. Lo zafferano è al centro della cultura locale, con la Cooperativa Altopiano di Navelli che dal 1971 si occupa della sua commercializzazione e il Consorzio per la tutela dello zafferano dell’Aquila DOP che ne garantisce la qualità.
Navelli: Eventi e Gastronomia
Ogni agosto, Navelli, ospita un evento imperdibile: la sagra del cece e dello zafferano, che richiama migliaia di visitatori. Questa festa celebra due delle eccellenze gastronomiche del territorio, il Cece di Navelli, piccolo e liscio, presidio Slow Food, e lo zafferano, una spezia storica tutelata dal Consorzio per la sua DOP.



Durante la manifestazione, i visitatori possono assaporare prelibatezze tradizionali come zuppe, gnocchetti, risotti e costatine d’agnello allo zafferano, ma anche dolci tipici come i “cagionetti” e piatti gourmet come la fracchiata, polenta contadina.
Un elemento distintivo della sagra è il Palio degli Asini, un’intrigante e divertente gara che ha luogo dal 1980. In questa originale competizione, i somarelli sostituiscono i cavalli del tradizionale Palio di Siena, correndo per le vie di Navelli tra risate e applausi.
La gara è preceduta da un corteo medievale con sbandieratori e musici, che attraversa il paese vestito dei colori tipici di Navelli, rosso e bianco. Ogni asino è accompagnato da una scudiera e un asinaro, e la corsa si svolge su un percorso di 200 metri da ripetere tre volte. La serata continua con feste in piazza, spettacoli e piatti tipici.
Accanto alla sagra, è possibile visitare la mostra “Artigianato e creatività”, che presenta laboratori di educazione ambientale, offrendo un’ulteriore occasione di approfondimento e divertimento per grandi e piccini. Un’esperienza che celebra la tradizione, la cultura e la gastronomia di uno dei borghi più affascinanti della regione.
Conclusione
Navelli è molto più di un semplice borgo medievale; è un luogo dove storia, cultura e tradizioni si intrecciano per creare un’esperienza unica. Visitandolo, abbiamo potuto apprezzare la bellezza della sua architettura, la ricchezza della sua storia e la passione dei suoi abitanti nel preservare le antiche tradizioni. Se state pianificando un viaggio in Abruzzo, non perdete l’occasione di esplorare questo incantevole borgo, magari in camper, per godere appieno della sua atmosfera magica e della sua ospitalità autentica.
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