La torta al testo, originariamente nata come cibo povero, si è evoluta nel tempo fino a diventare uno dei simboli più apprezzati della cucina umbra, specialmente come cibo di strada.
Questo pane schiacciato, realizzato con un impasto semplice di farina, acqua, sale e bicarbonato, viene cotto su un “testo“, un disco in pietra refrattaria o ghisa, riscaldato direttamente sul fuoco. La tradizione vuole che la cottura avvenga coprendo la torta con un coperchio su cui vengono poste delle braci, per garantire una cottura uniforme e una crosta perfettamente dorata.
Torna al testo: le origini
Le origini della torta al testo risalgono all’antichità, quando era considerata una valida alternativa al pane lievitato. Ne esistevano due varianti: una più comune a base di grano e una più raffinata a base di farina di mais, riservata alle famiglie benestanti. Il termine “testo” deriva dal latino “testum“, che indicava una tegola in laterizio usata nella Roma antica per cuocere focacce.
Esteticamente simile alla piadina romagnola, la torta al testo si distingue per il suo maggiore spessore e per la possibilità di essere farcita con ingredienti tipici umbri come salsiccia alla brace e erbette o prosciutto di Norcia, spinaci, stracchino e rucola. Questo piatto è conosciuto anche con altri nomi a seconda delle zone dell’Umbria: “crescia” a Gubbio, “ciaccia” a Città di Castello, e “pizza sotto il fuoco” tra Terni e Foligno.
Storicamente, alcuni studiosi ipotizzano che la ricetta della torta al testo possa risalire ai tempi di Catone il Vecchio, che descriveva un processo di cottura simile nel suo “De Agri Cultura”. Tuttavia, rimane dibattuta la tesi di un’origine bizantina, legata alla diffusione del piatto principalmente nelle aree di Perugia e Gubbio, sotto l’influenza bizantina nell’Alto Medioevo.
Oggi, la torta al testo è protagonista di numerose sagre e feste in tutta l’Umbria, come quelle di Pila e Sant’Egidio, che celebrano questo piatto tradizionale durante l’estate. Grazie alla sua versatilità e al sapore unico, la torta al testo continua a conquistare sia i residenti che i turisti, rappresentando una vera e propria icona della cucina umbra.
No Comment! Be the first one.