Un piccolo arcipelago al largo del Gargano, un mare cristallino che ricorda i Caraibi e una storia millenaria che si intreccia con leggende e spiritualità. Le Isole Tremiti sono una delle mete più affascinanti dell’Adriatico e una tappa imperdibile per chi ama natura, cultura e mare incontaminato.
Sommario dell'articolo
- Le Isole Tremiti: quale scegliere e cosa aspettarsi
- San Nicola: il cuore storico e culturale
- San Domino: natura, calette e turismo
- Capraia e Cretaccio: le isole selvagge
- Come arrivare alle Isole Tremiti
- Il giro in barca: il modo migliore per scoprire le Tremiti
- Statua di Padre Pio Sommersa: un incontro unico sott’acqua
- Quando visitare le Tremiti
- Conclusione
Le abbiamo visitate durante le registrazioni di Camper in Viaggio: un giro in barca che ci ha permesso di scoprire due delle isole principali, San Domino e San Nicola, vivendo in prima persona l’anima di questo arcipelago.



Le Isole Tremiti: quale scegliere e cosa aspettarsi
L’arcipelago è composto da cinque isole: San Nicola, San Domino, Capraia, Cretaccio e Pianosa (quest’ultima non visitabile). Ognuna ha un’anima diversa e merita di essere scoperta almeno in parte durante un soggiorno.
San Nicola: il cuore storico e culturale
Se San Domino è l’isola turistica, San Nicola è l’anima storica delle Tremiti. Un museo a cielo aperto che custodisce monasteri, mura di difesa e chiese secolari.
Qui spicca il Castello dei Badiali, costruito dai monaci benedettini e ampliato poi dagli Angioini e dagli Aragonesi: una fortezza che domina il mare e racconta secoli di assedi e battaglie.
Accanto, il Santuario di Santa Maria a Mare è il cuore spirituale delle Tremiti: fondato nell’XI secolo, conserva mosaici e affreschi di grande pregio. Passeggiare tra le viuzze di San Nicola significa respirare la storia millenaria dell’arcipelago e capire perché questo luogo fu per secoli centro religioso e militare strategico.



San Domino: natura, calette e turismo
San Domino è l’isola più grande e turistica, quella dove si trovano la maggior parte di alberghi, ristoranti e strutture ricettive. Ma soprattutto è un paradiso naturale: la sua pineta, chiamata Foresta di San Domino, regala ombra e profumi mediterranei, mentre lungo la costa si aprono decine di calette e spiaggette nascoste.
Tra le più famose ci sono la Cala delle Arene, l’unica spiaggia sabbiosa vera e propria, perfetta per una giornata di relax, e la suggestiva Cala dei Pagliai, con le sue rocce bianche che emergono dal mare come sculture naturali.
San Domino è anche la base ideale per soggiornare: da qui partono le escursioni in barca che permettono di ammirare grotte marine, scogliere e fondali perfetti per lo snorkeling.
Capraia e Cretaccio: le isole selvagge
Capraia e Cretaccio sono isole disabitate, perfette per chi vuole vivere l’arcipelago in barca. Qui il mare è trasparente e ricco di vita, ideale per immersioni e snorkeling.
A Capraia non è possibile scendere a terra, ma navigando attorno all’isola si ammira uno degli scorci più iconici delle Tremiti: l’Arco di Diomede, un suggestivo arco naturale scolpito nella roccia che prende il nome dall’eroe omerico.
Cretaccio, più piccola e vicina a San Domino, colpisce per le sue rocce argillose e i fondali pescosi. Fermarsi nelle sue insenature durante un’escursione è un’esperienza indimenticabile per chi ama il mare autentico.
Come arrivare alle Isole Tremiti
Le Tremiti si raggiungono in traghetto dai porti di Termoli, Rodi Garganico, Peschici e Vieste. In estate ci sono collegamenti giornalieri frequenti, mentre in bassa stagione le corse sono ridotte.
Se ti muovi in Camper, prenota per tempo l’area camper al porto. Noi siamo andati senza prenotare e abbiamo dovuto trovare un altro luogo dove lasciare il camper.
Una volta sull’arcipelago, ci si muove soprattutto a piedi o in barca: i collegamenti interni tra le isole sono garantiti da piccole imbarcazioni e taxi boat.
Il giro in barca: il modo migliore per scoprire le Tremiti
Il modo più emozionante per vivere le Isole Tremiti è senza dubbio il giro in barca. Durante la nostra visita abbiamo scelto questa esperienza e si è rivelata indimenticabile. Dal mare, le isole mostrano il loro volto più selvaggio: le pareti rocciose di San Nicola che scendono a picco, le calette nascoste di San Domino, le scogliere di Cretaccio e i giochi di luce che filtrano nelle grotte marine.
Navigando intorno a Capraia si ammira l’iconico Arco di Diomede, mentre nelle acque trasparenti tra San Domino e Cretaccio ci si può fermare per un tuffo o per fare snorkeling tra pesci colorati e fondali incontaminati. Il giro in barca dura in genere mezza giornata, ma permette di avere una panoramica completa dell’arcipelago e di godersi il mare Adriatico da una prospettiva privilegiata.



Statua di Padre Pio Sommersa: un incontro unico sott’acqua
Tra le esperienze più affascinanti delle Tremiti c’è la possibilità di ammirare la statua di Padre Pio sommersa, una statua in bronzo posta a circa 14 metri di profondità nelle acque tra San Domino e Capraia. L’opera, installata nel 1998, che è diventata un simbolo spirituale e culturale dell’arcipelago.
Visibile solo immergendosi, questa statua è una meta iconica per sub e snorkelisti: avvolto dai riflessi azzurri e dai giochi di luce del mare, trasmette un senso di pace e mistero difficile da descrivere. Molti lo considerano non solo un’attrazione turistica, ma un vero e proprio luogo di meditazione sott’acqua.
Quando visitare le Tremiti
Il periodo migliore per visitare le Isole Tremiti va da maggio a settembre, quando il mare è più caldo e i collegamenti frequenti.
Luglio e agosto sono i mesi più affollati, mentre giugno e settembre offrono un mix perfetto di bel tempo e tranquillità. Noi siamo stati a Giugno.



Conclusione
Che si scelga di visitare i monasteri di San Nicola, rilassarsi sulle calette di San Domino, o esplorare in barca le coste di Capraia e Cretaccio, le Isole Tremiti offrono un’esperienza unica. Natura incontaminata, mare cristallino e storia millenaria convivono in un arcipelago che non ha eguali in Italia.
Per noi, il giro in barca con Luca, Andreea e Niccolò è stato il modo più bello per scoprire queste isole: un ricordo indelebile che ci ha fatto innamorare di questo angolo di Adriatico.
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