Brisighella, incastonato tra i calanchi e le colline dell’Appennino tosco-romagnolo, non è solo un borgo da ammirare, ma da vivere. Inserito nella prestigiosa lista de “I Borghi più Belli d’Italia“, seduce con i suoi tre colli selenitici, i vicoli pittoreschi e un’anima fatta di storia, natura e sapori autentici. Immagina di perderti tra le case colorate, respira i profumi dell’olio e delle erbe, ascolta il silenzio antico: questa è la Brisighella che regala risposte alla domanda “cosa vedere a Brisighella”.
Sommario dell'articolo
- Brisighella: origine del nome
- Cosa vedere a Brisighella
- La Rocca Manfrediana e il Museo “L’Uomo e il Gesso”
- Torre dell’Orologio
- Santuario del Monticino
- Via degli Asini
- Centro storico e Teatro Maria Pedrini
- Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola
- Cosa fare a Brisighella: eventi e manifestazioni
- Festa dell’Ulivo e dell’Olio Brisighello DOP
- Sagra del Carciofo Moretto
- Brisighella Medioevale – Seicentenario della Battaglia di Pieve Tho
- 100 km del Passatore
- Dove mangiare a Brisighella: il Ristorante Stryx
- Cosa vedere nei dintorni di Brisighella
Brisighella: origine del nome
Il nome “Brisighella” sembra essere collegato all’antico termine celtico Brixis, che evocava un’altura o roccia, oppure al latino Brixa, indicante una fortezza. Altre teorie suggeriscono una derivazione dal nome della contessa che avrebbe fondato il borgo. In ogni caso, la denominazione è un invito a guardare verso i tre speroni gessosi che la proteggono, epifania dolce e aspra di un borgo poche volte visto da così tanta bellezza.
Cosa vedere a Brisighella
Passeggiare a Brisighella è come muoversi dentro un libro illustrato di storia e natura. I tre colli selenitici che la sovrastano custodiscono rocche, santuari e torri che raccontano epoche diverse, mentre il borgo a valle accoglie con viuzze colorate, camminamenti coperti e scorci che sorprendono dietro ogni angolo. Se ti stai chiedendo cosa vedere a Brisighella, preparati a un itinerario che unisce architettura medievale, spiritualità, vita di paese e paesaggi naturalistici unici in Emilia-Romagna.

La Rocca Manfrediana e il Museo “L’Uomo e il Gesso”
Simbolo della Brisighella medievale, la Rocca Manfrediana venne edificata nel 1310 per volontà di Francesco Manfredi, signore di Faenza, come baluardo difensivo contro gli eserciti nemici. Nel XV secolo passò sotto il dominio di Venezia, che ne rafforzò la struttura, trasformandola in una roccaforte strategica per il controllo della valle.
Oggi la rocca, ben conservata, conserva ancora il mastio, le torri e i camminamenti, che regalano panorami spettacolari sulla valle del Lamone e sulla Vena del Gesso. Ma la sua funzione non è soltanto panoramica: al suo interno ospita il Museo “L’Uomo e il Gesso”, un percorso che racconta l’antico legame tra il territorio e la lavorazione di questa roccia bianca e fragile, estratta per secoli dalle cave circostanti.
Il museo, attraverso reperti, pannelli didattici e ricostruzioni, spiega come il gesso non sia stato solo risorsa economica, ma anche elemento che ha plasmato il paesaggio e la vita quotidiana: dalle abitazioni ai manufatti artigianali, fino alle vie di trasporto che collegavano Brisighella al resto della Romagna. Visitare la rocca significa quindi viaggiare nella storia militare e in quella produttiva del borgo, con un unico biglietto.

Torre dell’Orologio
Sul secondo colle si staglia la Torre dell’Orologio, costruita originariamente intorno al 1310 come torre di avvistamento e ricostruita nell’Ottocento dopo un crollo. La sua particolarità è il quadrante che non divide il tempo in dodici ore, ma in ventiquattro: si tratta della cosiddetta “ora italica”, un sistema di misurazione medievale che scandiva il tempo fino al tramonto. Questo dettaglio raro la rende un pezzo di storia viva, un ponte tra i ritmi naturali del giorno e la vita degli abitanti di un tempo. Dalla torre, lo sguardo spazia sul borgo e sui calanchi, offrendo una prospettiva privilegiata.



Santuario del Monticino
Il terzo colle è dedicato alla spiritualità: qui sorge il Santuario della Beata Vergine del Monticino, costruito nel XVIII secolo su un preesistente oratorio. All’interno custodisce una preziosa tavoletta in terracotta del 1626 raffigurante la Madonna col Bambino, attribuita al faentino Sebastiano Lega. L’edificio, arricchito da affreschi e decorazioni, è ancora oggi meta di pellegrinaggi e celebrazioni religiose. Uscendo dal santuario, il panorama che si apre sulla valle è un vero spettacolo che unisce devozione e bellezza naturale.
Via degli Asini
Un raro esempio di camminamento coperto sopraelevato, la Via degli Asini è un’architettura caratterizzata da una sequenza di archi che filtrano la luce. In epoca medievale era parte delle mura difensive e veniva usato dai somari per il trasporto del gesso dalle cave fino al borgo. Passeggiare oggi lungo questo percorso significa vivere una pagina concreta della storia economica e sociale di Brisighella, oltre che scoprire un angolo suggestivo che ha pochi paragoni altrove.



Centro storico e Teatro Maria Pedrini
Il cuore del borgo è Piazza Marconi, con la sua scenografica scalinata e le case color pastello che si rincorrono lungo le vie strette. Qui si respira l’atmosfera autentica di Brisighella, tra botteghe, osterie e scorci fotogenici. A due passi si trova il Teatro Maria Pedrini, inaugurato nel 1832 e dedicato alla celebre soprano faentina. Con i suoi palchi in legno e la sala raccolta, il teatro è ancora oggi sede di concerti e spettacoli, un gioiello nascosto per chi ama l’arte e la musica.

Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola
Per chi desidera completare la visita con la natura, il Parco della Vena del Gesso Romagnola offre sentieri che si snodano tra calanchi, grotte e creste bianche di gesso. È un ambiente geologico unico, riconosciuto come patrimonio mondiale UNESCO, che unisce biodiversità, scorci mozzafiato e possibilità di escursioni adatte a tutti. Un palcoscenico naturale che rende Brisighella non solo un borgo da ammirare, ma anche da vivere a passo lento e curioso.
Cosa fare a Brisighella: eventi e manifestazioni
Brisighella non è soltanto un museo a cielo aperto: è un teatro vivente fatto di feste, saperi e partecipazione. Ecco alcuni appuntamenti che ti permettono di rispondere davvero alla domanda “Brisighella cosa vedere” vivendo il borgo:
Festa dell’Ulivo e dell’Olio Brisighello DOP
Ogni anno, in un fine settimana di novembre, il borgo celebra il suo pregiato olio extra vergine DOP, con degustazioni, stand e il richiamo immutabile dell’ulivo.
Sagra del Carciofo Moretto
Brisighella rende omaggio a un prodotto autoctono e autentico: il Carciofo Moretto. Degustazioni, mercatini, intrattenimento e un trenino panoramico alla scoperta dei colli arrotondano la festa.
Brisighella Medioevale – Seicentenario della Battaglia di Pieve Tho
Dal 31 maggio al 2 giugno 2025, il borgo si trasforma per celebrare 600 anni dalla Battaglia di Pieve Tho. Rievocazioni storiche, mercati medievali, osterie, giullari e falchi danno vita a un Medioevo vivido e spettacolare.
100 km del Passatore
A fine maggio, una ultramaratona leggendaria unisce Firenze a Faenza, con passaggio e tifo caloroso anche a Brisighella.
Dove mangiare a Brisighella: il Ristorante Stryx
Eccoci al ristoro dell’anima—e del palato. Il Ristorante Stryx, nato nel 2006, propone un felice contrasto tra eredità romagnola e vista moderna. Due sale intime, fino a trenta ospiti, atmosfera raccolta ed elegante. La cucina gioca con erbe officinali e fiori, rivisitando sapori tradizionali con contrasti mai scontati. Una cantina di circa cinquanta etichette, con uno sguardo attento al territorio, accompagna questo viaggio sensoriale nel gusto.
Cosa vedere nei dintorni di Brisighella
Brisighella è un hub perfetto per esplorare zone affascinanti e diverse:
- Faenza (10 km): celebre per la ceramica, qui il Museo Internazionale delle Ceramiche è tappa imperdibile.
- Riolo Terme (12 km): relax termale e un museo del paesaggio appenninico nella Rocca Sforzesca.
- Castrocaro Terme e Terra del Sole (30 km): borgo ideale rinascimentale accanto alle terme.
- Dozza (45 km): il borgo degli artisti, con le sue facciate dipinte e un castello con enoteca regionale.
- Ravenna (60 km): regno dei mosaici bizantini, patrimonio UNESCO assoluto.
“Cosa vedere a Brisighella?” vuol dire molto più di un elenco. È un invito: a camminare, a pensare, a gustare, a partecipare. Ogni vicolo, ogni evento, ogni piatto racconta il perché questo borgo resti nel cuore. Vieni a perderti tra rocche, olio, medioevo realistico, stelle e voci contadine. Aspettati sorpresa, riscoperta e quel tipo di fascino che si sussurra, non urlando.
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