Se c’è un posto che ci è rimasto nel cuore durante le nostre giratine estive, è proprio Vallo di Nera. Siamo stati qui a luglio 2025 e, sarà per l’atmosfera sospesa nel tempo, per il silenzio rotto solo dal canto degli uccelli, o per i vicoli che sembrano usciti da un romanzo medievale… ma ci siamo innamorati. Questo gioiellino si trova nel cuore della Valnerina, incastonato tra i Monti Coscerno e Maggiore, con una vista spettacolare sul fiume Nera.
Sommario dell'articolo
- Vallo di Nera: perché si chiama così
- Cosa vedere a Vallo di Nera
- Le chiese romaniche
- San Giovanni Battista
- Santa Maria Assunta
- Santa Caterina di Alessandria
- Altri luoghi da non perdere
- La Casa dei Racconti
- Chiesa di San Rocco e Edicola della Madonna delle Forche
- Il Borgo dei Casali
- I vicoli
- Dove mangiare a Vallo di Nera
- Dove dormire a Vallo di Nera
- Cosa fare a Vallo di Nera: il tartufo della Valnerina
- Cosa vedere vicino a Vallo di Nera
- Conclusioni
Vallo di Nera non è solo bello: è anche riconosciuto come uno dei Borghi più Belli d’Italia, Bandiera Arancione del Touring Club Italiano e Città del Tartufo. In altre parole: storia, natura e buona tavola si incontrano qui in un equilibrio perfetto.
Vallo di Nera: perché si chiama così
Il nome Vallo di Nera affonda le radici nell’antica Roma: originariamente si chiamava Castrum Valli o Castrum Vallis, che poteva significare sia “castello della valle” che “castello del vallo”, quindi fortificazione. Il riferimento al fiume Nera è arrivato solo dopo l’Unità d’Italia, giusto per localizzarlo meglio. E infatti, guardando dall’alto il borgo abbracciato dal verde e lambito dal fiume, il nome calza a pennello.

Cosa vedere a Vallo di Nera
La prima cosa che colpisce arrivando a Vallo di Nera è che sembra davvero rimasto fermo nel Medioevo. Il centro è chiuso al traffico, si entra solo a piedi dalle due porte simmetriche: Portella e Portaranne.
Una volta dentro, ti ritrovi in un dedalo di vicoli, archi, sottopassaggi, case in pietra chiara e silenzio. Quello bello.



Ogni passo è un salto indietro nei secoli.
Le chiese romaniche
Tre sono le chiese principali, e formano una sorta di triangolo magico:
San Giovanni Battista
è in cima al colle, da dove domina tutto il paese. Bellissima già da fuori, con la facciata del 1575 e il campanile, ma è dentro che stupisce: l’affresco della Dormitio Virginis del 1536, opera di Jacopo Siculo, è una vera chicca della pittura rinascimentale umbra. Dalla piazza antistante la vista sulla valle è mozzafiato.
Santa Maria Assunta
è imponente e gotica, con un rosone bellissimo e una torre campanaria che ancora oggi ospita le campane suonate a mano. Gli affreschi interni, soprattutto quelli della scuola giottesca, sono uno spettacolo: tra tutti spicca La processione dei Bianchi di Cola di Pietro (1401), ricca di dettagli storici e atmosfera.



Santa Caterina di Alessandria
più piccola ma suggestiva, custodisce una pala d’altare raffigurante lo Sposalizio mistico della Santa e resti di affreschi del Quattro-Cinquecento. È un luogo raccolto, perfetto per un momento di silenzio.



Altri luoghi da non perdere
La Casa dei Racconti
centro dedicato alla tradizione orale della Valnerina. Gli abitanti di Vallo sono famosi per le “vallanate”, storielle ironiche e surreali che raccontano con grande verve.
Chiesa di San Rocco e Edicola della Madonna delle Forche
appena fuori le mura, immerse nella natura, ideali per una passeggiata lenta.
Il Borgo dei Casali
con le sue torri colombaie e le antiche botteghe, conserva il sapore autentico della vita contadina umbra.
I vicoli
perdersi tra loro è un’esperienza in sé. Ogni angolo ha un dettaglio che cattura: un portale scolpito, una nicchia votiva, un arco che incornicia il verde dei monti.



Dove mangiare a Vallo di Nera
Durante la nostra visita abbiamo pranzato alla Taverna del Bordone, proprio all’ingresso del borgo. Un luogo che ci ha conquistato per la vista panoramica, la cucina tipica e il significato profondo del nome: il “bordone” è il bastone del pellegrino, simbolo del passaggio, dell’accoglienza, del ritorno.
Qui si possono gustare piatti della tradizione contadina umbra, semplici ma autentici, e acquistare prodotti locali come formaggi, salumi, farro, legumi e l’immancabile tartufo nero. Il locale è anche punto di riferimento per chi vuole conoscere la cultura agroalimentare della Valnerina.
Dove dormire a Vallo di Nera
Noi abbiamo dormito nel cuore del borgo, all’affittacamere Nonna Rosa. Un posticino delizioso, con una vista unica sulla campagna umbra. Le camere sono arredate con gusto e semplicità, e l’accoglienza è di quelle sincere, che ti fanno sentire a casa. Il bello è svegliarsi al mattino con la luce che entra tra i tetti in pietra e il silenzio tutt’intorno.
Cosa fare a Vallo di Nera: il tartufo della Valnerina
La Valnerina è una terra generosa quando si parla di tartufi: qui, tra boschi incontaminati e pendii dell’Appennino, cresce una delle varietà più pregiate di questo tesoro gastronomico. Raccolto a mano con metodi artigianali e nel pieno rispetto della natura, il tartufo locale sprigiona profumi intensi e sapori inconfondibili.
A Vallo di Nera, Agria Valnerina Tartufi offre la possibilità di scoprire da vicino questo prodotto d’eccellenza, con degustazioni che spaziano dal tartufo fresco alle creme e salse artigianali, perfette per esaltare primi piatti e antipasti. Un’esperienza da non perdere per capire perché il tartufo, qui, non è solo un ingrediente ma una vera passione.
Cosa vedere vicino a Vallo di Nera
Se hai tempo, la Valnerina offre altri borghi e paesaggi che meritano:
- Mucciafora, piccolo borgo montano dal fascino rustico, con panorami aperti sulla valle.
- Monteleone di Spoleto, famoso per il carro etrusco conservato al Metropolitan Museum di New York e per il centro storico ben tenuto.
- Arrone, borgo medievale incastonato lungo il fiume Nera, ricco di scorci fotogenici.
- Scheggino, con il suo laghetto e le antiche case in pietra, perfetto per una sosta rilassante e per gustare la trota locale.
Conclusioni
Insomma, se ti stai chiedendo cosa vedere a Vallo di Nera, la risposta è: tutto. Ogni pietra, ogni chiesa, ogni scorcio ha qualcosa da raccontare.
È un borgo che non si visita solo con gli occhi, ma con tutti i sensi. Vallo di Nera ci ha accolti con la sua bellezza semplice, le sue storie, la sua cucina autentica.
Ci torneremo? Sicuro. Perché certi posti ti restano dentro, e ti chiamano a tornare.
No Comment! Be the first one.