Ci sono luoghi che ti sorprendono in silenzio. Nocera Umbra è uno di quelli. Siamo arrivati qui in camper, seguendo le dolci curve dell’Appennino umbro, tra colline che si inseguono e vallate dove il verde sembra non finire mai. Ai piedi del borgo, abbiamo trovato la nuovissima area camper gratuita, con carico e scarico acqua e una vista magnifica sul paese che si arrampica sul colle. Non c’è elettricità, ma la posizione è perfetta: tranquilla, panoramica e a pochi minuti a piedi dal centro storico.
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Il primo impatto con Nocera Umbra è quello di un borgo ordinato e curato. Lo sguardo si alza verso la torre che domina il paese, le pietre delle case riflettono la luce del pomeriggio e il profumo dell’erba tagliata arriva dal fondovalle. Tutto qui sembra raccontare una storia di resilienza, di rinascita, di pazienza.
Perché Nocera Umbra è, letteralmente, un borgo rinato.
Il terremoto del 1997 lo aveva duramente colpito, rendendo inagibile gran parte del centro storico. Ma passo dopo passo, pietra dopo pietra, la comunità lo ha ricostruito, restituendogli vita, bellezza e speranza. Oggi passeggiare per le sue vie significa respirare la forza di chi non si è mai arreso.
Situata a circa 520 metri di altitudine, in provincia di Perugia, Nocera Umbra si trova in una posizione privilegiata, circondata da boschi, sorgenti e paesaggi che cambiano colore a seconda della luce.
È conosciuta come la “Città delle Acque”, per la presenza di numerose sorgenti naturali che da secoli dissetano abitanti e viaggiatori. E se si arriva qui in camper, come noi, non si può che apprezzare anche l’altra acqua: quella che carichi, scarichi e utilizzi in libertà, prima di una serata tranquilla ai piedi del borgo.
Origine del nome
Il nome “Nocera” ha origini antichissime e curiose. Deriva dal termine latino Nuceria, a sua volta collegato alla parola osca Noukria, che significa “nuova costruzione” o “nuova città”. Un nome che, se ci pensate, calza alla perfezione: una città sempre nuova, sempre rinata, dalle origini antiche ma capace di ricominciare ogni volta.
In epoca romana era conosciuta come Nuceria Camellaria, probabilmente per la produzione di recipienti di legno chiamati “camellae”. Il suo destino, fin dall’inizio, era quello di un luogo di passaggio e di incontro: qui transitava la Via Flaminia, l’antica strada che collegava Roma a Fano, e che portava con sé commerci, viaggiatori e storie.
Camminando oggi tra le vie del borgo, si percepisce questa eredità. Ogni pietra, ogni arco, ogni scorcio sembra dirti che Nocera Umbra è viva da secoli e che, anche se il tempo e la terra l’hanno messa alla prova, lei ha saputo restare. Il suo nome, “nuova costruzione”, racconta una promessa mantenuta.
Cosa vedere nel borgo
Abbiamo iniziato la nostra visita a piedi, salendo lentamente dal parcheggio verso la parte alta del borgo. Si sale tramite delle scale che collegano l’area camper al centro storico (ci sarebbero anche delle scale mobili ma erano chiuse).
Il centro storico di Nocera Umbra è stato ricostruito dopo il terremoto, ma con una cura e un rispetto che lasciano senza parole. Le case sono tornate a vivere mantenendo lo stile medievale, le piazze sono ordinate, le vie pulite e silenziose. Non c’è nulla di artificiale: solo autenticità.

La prima cosa che si nota, arrivando nel cuore del borgo, è la Torre Civica, conosciuta anche come il “Campanaccio”. Si erge maestosa sul colle, come sentinella della città. Da lassù, un tempo, si controllava la valle del Topino e si davano segnali in caso di pericolo. Oggi è uno dei simboli di Nocera Umbra, una presenza che racconta il passato e guarda al futuro.
Poco distante si trova la Concattedrale di Santa Maria Assunta, l’antico duomo della città. La facciata semplice e lineare si apre su una piazza raccolta, dove ci siamo fermati qualche minuto ad ammirare il panorama. L’interno custodisce opere d’arte e un’atmosfera intima, quasi sospesa.
Proseguendo lungo via San Francesco si arriva alla Chiesa di San Francesco, che oggi ospita la Pinacoteca Comunale. Qui abbiamo scoperto una piccola collezione d’arte che merita davvero: dipinti di scuola umbra e toscana, tra cui opere attribuite al Maestro di San Francesco e alla cerchia di Niccolò Alunno. Una tappa consigliata, soprattutto se amate l’arte rinascimentale e volete vedere qualcosa di diverso dai soliti circuiti turistici.

Passeggiando senza fretta, ci siamo persi tra i vicoli e le scalette che salgono e scendono, seguendo l’andamento del borgo. Ogni angolo nasconde un dettaglio: un portale in pietra, una finestra fiorita, una fontanella che zampilla. E ogni tanto, tra un vicolo e l’altro, si apre una vista mozzafiato sulla valle: un quadro naturale che cambia con la luce del giorno.
Nocera Umbra è anche un borgo di fonti e di acque, e non è raro sentire il rumore dell’acqua che scorre sotto i vicoli o vedere le antiche sorgenti ancora attive. Le sue acque, considerate benefiche già nel Medioevo, hanno reso famosa la città anche per il turismo termale. Non a caso, il territorio è ancora oggi conosciuto per le acque minerali di Nocera, imbottigliate e distribuite in tutta Italia.
Camminando per le vie del centro, si respira una serenità particolare. Forse è il silenzio, forse il verde tutt’intorno, forse la consapevolezza che questo borgo è stato distrutto e poi ricostruito con amore. Fatto sta che Nocera Umbra ha qualcosa che ti rimane dentro.
Cosa fare nel borgo
Nocera Umbra è il posto ideale per staccare la spina. Puoi visitarla in poche ore, ma ti consigliamo di fermarti almeno una notte per godertela davvero, anche al calar della sera, quando le luci si accendono e il borgo si tinge di oro.
Dall’area camper, ai piedi del paese, abbiamo raggiunto il centro a piedi in pochi minuti. La sera abbiamo cenato nel camper, guardando il borgo illuminato, e il giorno dopo siamo risaliti per esplorare con calma.
Chi ama camminare può seguire uno dei percorsi panoramici segnalati dal comune: l’itinerario lungo le antiche mura, la passeggiata tra Borgo Grande e Borgo Piccolo o i sentieri che si snodano appena fuori dal centro, tra campi e boschi. Si tratta di percorsi facili, perfetti anche con bambini o per chi vuole fare due passi immerso nella natura.
Durante l’anno, Nocera Umbra ospita anche eventi e manifestazioni legati alla tradizione. La più importante è la Festa delle Acque, che si tiene in estate e celebra la vocazione del borgo come “città delle sorgenti”. Musica, stand gastronomici e rievocazioni storiche animano le vie del paese, riportando in vita costumi e sapori antichi.
In inverno, invece, il borgo si veste a festa con mercatini natalizi e presepi artigianali sparsi tra i vicoli.
Nocera Umbra in camper
Per chi viaggia in camper come noi, l’esperienza è ancora più piacevole: si può vivere il borgo con calma, fare una passeggiata la sera, dormire ai piedi della collina e ripartire la mattina con il suono delle campane in lontananza.
L’area camper gratuita di Nocera Umbra è davvero un piccolo gioiello: spazi ampi, fontanella per carico e pozzetto per scarico. Non c’è elettricità, ma la tranquillità e la vista ripagano di tutto. È perfetta per una o due notti, e anche come base per esplorare i dintorni.
Un consiglio pratico: se vi fermate d’estate, cercate di arrivare nel tardo pomeriggio, quando il sole scende e il borgo si colora di arancio. La luce del tramonto, qui, è davvero speciale.

Cosa vedere nei dintorni
Una delle cose che amiamo di più dell’Umbria è che ogni borgo è collegato a un altro da pochi chilometri di curve e panorami. E Nocera Umbra non fa eccezione.
Da qui potete costruire un piccolo itinerario di borghi umbri tra natura, arte e gastronomia.
A meno di mezz’ora di strada si trovano Assisi e Spello, due perle conosciute ma sempre emozionanti. Foligno è poco più distante, perfetta per una passeggiata tra negozi, piazze e ristorantini.
Amanti della natura? Allora non potete perdervi le Cascate Le Ferce, un piccolo gioiello naturale poco distante dal centro. Il sentiero è semplice e regala scorci bellissimi, perfetti per chi ama la fotografia o semplicemente vuole camminare immerso nel verde.
Per i più sportivi, la zona offre anche sentieri per trekking e mountain bike, con tratti che si snodano lungo il fiume Topino o tra i boschi del Monte Pennino. Noi ci siamo limitati a una breve passeggiata, ma la tentazione di tornare con scarponi e zaino è forte.
E poi, ovviamente, c’è la gastronomia. Siamo in Umbria, terra di sapori autentici e prodotti di qualità. Nei ristoranti del borgo potete gustare piatti semplici ma genuini: tagliatelle al sugo d’oca, zuppe di legumi, formaggi locali e vino rosso corposo. Anche un pranzo veloce diventa un momento di piacere.
Conclusione
Nocera Umbra ci ha conquistati con la sua semplicità. Non è un borgo che si mette in mostra, non cerca di stupire: ti accoglie con calma, ti racconta la sua storia e ti lascia il tempo di ascoltarla.
Dormire ai piedi del borgo, nella quiete dell’area camper, e salire la mattina tra le vie silenziose è un’esperienza che consigliamo a chiunque ami i piccoli paesi italiani. Qui il tempo sembra scorrere più lentamente, e ogni pietra ha una storia da raccontare.

La cosa più bella è che Nocera Umbra rappresenta l’essenza dell’Umbria: autentica, accogliente, piena di vita. Un luogo che ha saputo cadere e rialzarsi, e che oggi mostra con orgoglio le sue ferite trasformate in forza.
Se state cercando una tappa in camper tra le colline umbre, Nocera Umbra è perfetta. È facile da raggiungere, offre un’area sosta comoda e gratuita, un centro storico curato e panorami da cartolina. E quando la sera scende e le luci del borgo si accendono, capirete perché valeva la pena arrivare fin qui.
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