Il Castello di Praga (Pražský hrad) è il simbolo storico e culturale della capitale ceca, un imponente complesso fortificato fondato nel IX secolo. Si estende su quasi 70.000 m² ed è annoverato nel Guinness dei Primati come il castello antico più grande al mondo.
Sommario dell'articolo
Per oltre mille anni fu la sede dei sovrani boemi e oggi ospita gli uffici del Presidente della Repubblica. Inserito nel patrimonio UNESCO, il Castello domina la città dall’alto di una collina, offrendo un viaggio attraverso secoli di storia, arte e leggenda. I visitatori possono passeggiare liberamente nei cortili e nei giardini, mentre l’accesso agli edifici storici (cattedrale, palazzi, basilica, Vicolo d’Oro) richiede l’acquisto di un biglietto.



Di seguito scopriremo cosa vedere assolutamente al Castello di Praga, con informazioni pratiche per organizzare la visita al meglio.
La Cattedrale di San Vito
La Cattedrale dei Santi Vito, Venceslao e Adalberto è il cuore spirituale del Castello nonché il monumento più maestoso. Capolavoro di architettura gotica iniziato nel 1344 sotto Carlo IV e completato solo nel 1929, ha visto l’incoronazione di numerosi re e regine di Boemia e custodisce le tombe di santi e sovrani. All’interno, lo sguardo è rapito dalle splendide vetrate policrome (in stile neogotico ma di fattura moderna) realizzate da artisti come Alfons Mucha.
Tra le cappelle spicca la Cappella di San Venceslao, sontuosamente decorata con pietre semi-preziose e affreschi trecenteschi: sorge sopra la tomba di San Venceslao, patrono della nazione, e custodisce la porta con le crown jewels (i gioielli dell’incoronazione, esposti solo in occasioni speciali). Nel presbiterio si trovano inoltre il mausoleo e la cripta reale con le spoglie di circa 15 membri della famiglia reale boema.
Un’esperienza da non perdere è la salita alla torre panoramica della cattedrale. Questa torre meridionale, alta quasi 100 metri, si raggiunge percorrendo 287 gradini a chiocciola. La fatica è ripagata da un magnifico panorama a 360° sui tetti di Praga, sulle guglie e sui ponti della città. Durante la salita si possono anche ammirare da vicino le antiche campane, tra cui la gigantesca campana di Sigismondo del 1549 (la più grande della Repubblica Ceca).



Curiosità: nel giugno 2002 il battaglio di questa campana si ruppe mentre suonava a festa – evento che la leggenda popolare interpretò come presagio di sventura, seguito infatti da un’alluvione storica pochi mesi dopo.
Il Vicolo d’Oro
Il Vicolo d’Oro (Zlatá ulička) è una stradina fiabesca fiancheggiata da minuscole casette variopinte, una delle zone più pittoresche del Castello. Le casette furono costruite alla fine del XVI secolo, durante il regno dell’imperatore Rodolfo II, per alloggiare gli archers della guardia del Castello e le loro famiglie. In seguito, nel Seicento, vi si stabilirono le botteghe di orafi e gioiellieri di corte – ed è proprio dagli orafi che deriva il nome “Vicolo d’Oro”.

Questo luogo è però avvolto dalla leggenda: la tradizione popolare vuole infatti che Rodolfo II, appassionato di scienze occulte, abbia fatto lavorare qui i suoi alchimisti di corte, alla ricerca della pietra filosofale e dell’elisir di lunga vita per produrre l’oro. Sebbene gli storici smentiscano che gli alchimisti abitassero davvero in questa via (pare operassero altrove, ad esempio nella Torre delle Polveri Mihulka), il fascino del Vicolo d’Oro è indissolubilmente legato a queste storie misteriose.
Oggi una delle casette è allestita proprio a tema alchemico, con l’interno di uno studio di alchimista e incisioni esoteriche alle porte, a ricordare il mito che aleggia su questo luogo.
Vicolo d’Oro e Franz Kafka
Il Vicolo d’Oro è stato realmente abitato fino alla metà del ‘900, e tra i suoi residenti si annoverano personaggi illustri. Franz Kafka trascorse qui alcuni mesi dal 1916 al 1917, ospite nella casetta blu al civico n. 22 affittata da sua sorella Ottla. In quella stanzetta tranquilla Kafka scrisse diversi racconti poi confluiti nella raccolta “Un medico di campagna”.
Oggi la casa n. 22 ospita una piccola libreria con edizioni delle opere kafkiane, meta immancabile per gli appassionati dello scrittore. Un’altra abitazione famosa è la n. 14, un tempo dimora della cartomante Madame de Thébes, figura leggendaria di Praga che – si dice – predisse la caduta dei nazisti (finendo tragicamente uccisa dalla Gestapo nel 1944).
La passeggiata nel Vicolo d’Oro conduce attraverso un vero tuffo nel passato: molte casette sono state restaurate e arredate per ricreare ambienti d’epoca (botteghe, laboratori, cucine di un tempo), visitabili liberamente con il biglietto del Castello. Alcune ospitano anche negozietti di souvenir artigianali.
Agli estremi del vicolo si ergono due antiche torri di guardia: da un lato la Torre Daliborka, l’antica prigione circolare dove è allestita una mostra sugli strumenti di tortura medievali; dall’altro la Torre Bianca, che espone una preziosa collezione di armature, scudi e armi storiche delle guardie imperiali.
Accedere al Vicolo d’Oro gratuitamente
Dopo le 17:00 (orario di chiusura dei percorsi a pagamento) il Vicolo d’Oro diventa accessibile gratuitamente ai visitatori per una passeggiata serale: un’occasione suggestiva per godersi la via quasi deserta e illuminata da una luce dorata, immaginando alchimisti e cortigiani che ne calcano le pietre.
I cortili e i giardini del Castello
Il Castello di Praga è organizzato in tre grandi cortili comunicanti, attorno a cui sorgono gli edifici principali. Il primo, chiamato Cortile d’Onore, costituisce l’ingresso monumentale dal quartiere di Hradčany: vi si accede attraverso il maestoso portale barocco della Porta di Mattia (1614), sorvegliato dalle celebri statue dei Giganti in lotta.
Ogni ora qui avviene il pittoresco cambio delle guardie di sorveglianza, ma (come vedremo in dettaglio più avanti) è a mezzogiorno che si svolge la cerimonia solenne con fanfara. Dal cortile d’Onore si passa sotto il portone principale entrando nel Secondo Cortile, dove al centro zampilla un antico pozzo-fonte barocco. Proseguendo oltre, un portale rinascimentale introduce al vasto Terzo Cortile, cuore del Castello: qui ci si trova ai piedi dell’imponente facciata della Cattedrale di San Vito e attorno a noi sorgono l’Antico Palazzo Reale, la Basilica di San Giorgio e altri edifici storici.
Su entrambi i lati del complesso si estendono poi gli spazi verdi dei giardini del Castello. Sul lato nord troviamo i romantici Giardini Reali, creati a metà del Cinquecento. Furono fatti realizzare dall’imperatore Ferdinando I d’Asburgo ispirandosi ai giardini all’italiana, come dono per sua moglie Anna Jagellone. In essi sorge il raffinato Palazzo Belvedere (Residenza estiva della Regina Anna), elegante padiglione in stile rinascimentale con arcate e decorazioni scultoree – considerato uno dei più begli esempi di Rinascimento boemo. Nel Giardino Reale si trova anche la fontana cantarina (Zpívající fontána), così chiamata per il suono armonioso prodotto dallo zampillo dell’acqua nel catino in bronzo. Sul lato sud del Castello si estendono invece i Giardini Meridionali, terrazze panoramiche affacciate sulla città, ricche di aiuole fiorite, statue e alberi secolari: un luogo perfetto per passeggiare soprattutto al tramonto, godendo di una splendida vista sui tetti e le torri di Praga.
I giardini del Castello sono aperti al pubblico gratuitamente durante la bella stagione, indicativamente da aprile a ottobre (chiusi nei mesi invernali). In primavera-estate osservano orari variabili: ad esempio, il Giardino Reale, il Fossato dei Cervi e i Giardini del Sud aprono dalle 10:00 fino alle 19:00 (prolungando alle 20:00 in luglio-agosto), mentre in ottobre chiudono alle 17:00. Di sera e in inverno resta accessibile solo il Giardino sul Bastione (situato all’ingresso occidentale, vicino alla porta di Mattia), aperto tutti i giorni fino alle 22:00 anche nei mesi freddi.


Consiglio: non perdetevi una passeggiata nei giardini al tramonto o la sera: l’illuminazione notturna crea un’atmosfera magica, con scorci indimenticabili sul Castello illuminato e sulla città sottostante.
Il cambio della guardia
Una delle attrazioni folkloristiche da vedere al Castello di Praga è il cambio della guardia d’onore, che si svolge ogni giorno nel Primo Cortile. Ogni ora, allo scoccare dell’ora, le guardie in uniforme azzurro-grigia si danno il cambio ai loro posti di sorveglianza presso il portone principale.
Il momento migliore per assistervi è quello di mezzogiorno (12:00), quando ha luogo la cerimonia ufficiale con scambio solenne della bandiera: a quel punto, dalla terrazza sopra il portale, una fanfara di trombe e tamburi intona un motivo marziale che risuona per tutto il cortile. Le guardie marciano con passo cadenzato, si scambiano consegne e salutano la bandiera sotto gli occhi attenti di un ufficiale cerimoniale.
La cerimonia di mezzogiorno attira sempre un gran numero di turisti, quindi conviene arrivare in anticipo (almeno 15-20 minuti prima) per guadagnare posto nelle prime file, proprio dietro le transenne. Il punto migliore è all’interno del Cortile d’Onore, vicino al cancello centrale della Porta di Mattia, dove le guardie escono dalla caserma e si allineano. Da lì vedrete bene sia le formazioni dei soldati sia i musicisti affacciati. Nelle altre ore, il cambio è più semplice e rapido: le guardie si avvicendano con alcuni movimenti sincronizzati e pochi minuti di cerimoniale.
La prima cerimonia del giorno avviene alle 7:00 del mattino (8:00 nei mesi invernali) e l’ultima verso le 18:00 (in estate, 17:00 d’inverno). Durante l’orario di apertura del Castello (circa 9-17) è possibile avvicinarsi ai posti di guardia e farsi fotografare accanto ai soldati immobili nelle garitte – ricordando però di non oltrepassare la linea né infastidire le guardie, che pur nella loro immobilità osservano il protocollo con grande serietà.
Il Corpo delle Guardie del Castello (Hradní stráž) fu istituito nel 1918, all’epoca della nascita della Cecoslovacchia, ed è composto da militari scelti secondo criteri rigorosi (altezza tra 178 e 188 cm, ottima forma fisica, ecc.). Le loro uniformi cerimoniali attuali, di colore azzurro in estate e blu scuro in inverno, sono state disegnate nel 1990 dal costumista Theodor Pištek (premio Oscar per Amadeus) su richiesta dell’allora presidente Václav Havel.
Le leggende del Castello
Il Castello di Praga, con la sua lunga storia, non poteva che essere avvolto da numerose leggende, storie di fantasmi e misteri popolari. Ogni pietra sembra aver ispirato un racconto fantastico, e ancora oggi i tour serali “ghost tour” portano i visitatori alla scoperta di questi aneddoti suggestivi.
Si parla, ad esempio, di una Dama Bianca – spirito benevolo identificato con la regina Bianca di Valois (prima moglie di Carlo IV) – che apparirebbe nelle notti nebbiose seduta sul bordo di un pozzo nel secondo cortile, piangendo silenziosamente in ricordo dei suoi figli perduti. Un altro fantasma menzionato dalle guide è quello di un misterioso cavaliere senza testa che vagherebbe nei giardini del castello nelle notti di luna piena, forse l’anima in pena di un nobile decapitato secoli fa per tradimento.
Tra le storie più celebri c’è poi la leggenda di Dalibor, ambientata nella Torre Daliborka che chiude il Vicolo d’Oro. Dalibor di Kozojedy era un giovane cavaliere ribelle che, alla fine del XV secolo, venne imprigionato in quella torre e condannato a morte per aver sostenuto una rivolta di contadini. In attesa dell’esecuzione, Dalibor imparò a suonare il violino e la sua musica risuonava così commovente tra le mura da incantare il popolo di Praga.
Si narra che la gente, rapita da quelle melodie, portasse cibo e vino al carcerato per ascoltare più a lungo i suoi canti. Un mattino però il violino tacque: fu così che i praghesi compresero che Dalibor era stato giustiziato. Ancora oggi, secondo la leggenda, nelle notti silenziose si potrebbe udire un flebile eco di violino provenire dalla torre – il fantasma di Dalibor che suona la sua eterna malinconia.
Anche la figura di Santa Ludmilla è legata al Castello da un’aura leggendaria. Ludmilla fu la nonna di San Venceslao e la prima martire cristiana di Boemia: venne assassinata nel 921 d.C., strangolata con il proprio velo su ordine della nuora pagana Drahomíra. Anni dopo suo nipote Venceslao, divenuto duca, ne fece traslare le spoglie a Praga e le fece seppellire con onore nella Basilica di San Giorgio, all’interno del Castello.
Oggi le ossa di Santa Ludmilla sono conservate in un reliquiario esposto proprio in San Giorgio, e la Santa è venerata come protettrice della Repubblica Ceca. Si racconta che nelle notti del 16 settembre (anniversario del martirio) il fantasma di Ludmilla appaia tra le navate oscure della basilica o nei pressi della vicina Torre Nera, con in mano il velo bianco con cui venne uccisa, a protezione del Castello dagli spiriti maligni. Che sia leggenda o suggestione, la tragica storia di Ludmilla aggiunge un capitolo toccante al libro di miti del Castello di Praga.
Infine, la Torre Nera (Černá věž) merita un cenno sia storico che leggendario. Questa torre massiccia, ben visibile sul lato est del complesso vicino al Vicolo d’Oro, fu costruita nel 1135 come torre di guardia e porta orientale del Castello. Anticamente era chiamata Torre Dorata per via del suo tetto rivestito di piastre di piombo dorato, ma un disastroso incendio nel 1541 la avvolse nel fumo e annerì le sue mura: da allora il nome cambiò in “Torre Nera”.



La Torre Nera fu usata a lungo come prigione – in particolare vi erano rinchiusi i debitori insolventi, che godevano di alcune “comodità” rispetto ad altri detenuti (celle ai piani alti, possibilità di ricevere cibo e visite). Ancora oggi, visitando i suoi ambienti angusti, si notano sulle pareti interne antiche incisioni e scritte lasciate dai prigionieri nel XVI secolo, alcune dal significato oscuro o esoterico.
Questo ha alimentato la fama sinistra della Torre Nera: si favoleggia di simboli alchemici e diabolici tracciati sui suoi muri e di rumori inquietanti uditi di notte al suo interno, come l’eco di catene trascinate o lamenti soffocati. Realtà o superstizione? Di certo la Torre Nera, con la sua mole scurita dal tempo, contribuisce come poche altre a creare quell’atmosfera di mistero che rende unico il Castello di Praga.
Informazioni pratiche per la visita
Orari di apertura: Il complesso del Castello (cortili e zone all’aperto) è aperto tutti i giorni dalle 6:00 alle 22:00. L’accesso agli edifici storici e museali è consentito generalmente dalle 9:00 alle 17:00 in alta stagione (aprile – ottobre) e fino alle 16:00 in inverno (novembre – marzo).
Nota: la Cattedrale di San Vito apre solo dalle ore 12:00 la domenica (a causa delle funzioni religiose); inoltre l’ultimo ingresso in cattedrale è circa 20 minuti prima dell’orario di chiusura (16:40 in estate).
La Torre panoramica della cattedrale osserva orari leggermente diversi: aperta indicativamente dalle 10:00 alle 18:00 (ultima salita 17:30) in estate e fino alle 17:00 in inverno.
I giardini Reali e i giardini del Sud sono accessibili solo in stagione (vedi sezione dedicata sopra), approssimativamente dalle 10:00 fino al tramonto.
Biglietti e percorsi: L’ingresso ai cortili, ai giardini e alle zone esterne del Castello è gratuito. Per visitare interni ed esposizioni occorre però munirsi di biglietto cumulativo, scegliendo tra tre itinerari principali:
- Circuito A – Percorso completo (circa 350 CZK intero). Include: Cattedrale di San Vito, Antico Palazzo Reale, esposizione “Storia del Castello di Praga”, Basilica di San Giorgio, Vicolo d’Oro con Torre Daliborka, Palazzo di Rosenberg e la Torre delle Polveri Mihulkatravel365.ittravel365.it.
- Circuito B – Percorso ridotto (circa 250 CZK intero). Include: Cattedrale di San Vito, Antico Palazzo Reale, Basilica di San Giorgio, Vicolo d’Oro con Torre Daliborkatravel365.ittravel365.it. È l’itinerario consigliato per chi ha poco tempo ma vuole vedere le attrazioni principali del Castelloearthtrekkers.com.
- Circuito C – Percorso tematico (circa 350 CZK intero). Include: esposizione “Tesoro della Cattedrale di San Vito” (collezione di reliquie e arredi sacri) e Pinacoteca del Castello di Pragatravel365.ittravel365.it. Indicato per chi ha già visto il resto o è appassionato di arte.
Oltre ai circuiti, si possono acquistare biglietti singoli per specifiche attrazioni: ad esempio per la mostra della Storia del Castello, per la Pinacoteca, per la Torre panoramica della Cattedrale (circa 200 CZK), ecc. I biglietti cumulativi sono validi per 2 giorni consecutivi dal momento dell’emissione, quindi è possibile dividere la visita su più giorni. Riduzioni: ingressi ridotti ~50% per studenti fino a 26 anni, ragazzi 6-16 anni e senior over 65 (dietro presentazione di documento).
I bambini sotto i 6 anni entrano gratuitamente. Disponibili anche biglietti famiglia (circa 1,–2 adulti + fino a 5 bambini) a tariffa forfettaria scontata.
I ticket si possono comprare alle biglietterie ufficiali del Castello (nei cortili interno II e III, all’ingresso del Vicolo d’Oro, ecc.) oppure comodamente online sul sito ufficiale hrad.cz o tramite rivenditori autorizzati, anche in combinazione con tour guidati. Controlli di sicurezza: per accedere al complesso è necessario sottoporsi a un veloce controllo ai metal detector (borse ispezionate) all’ingresso dei cortili – una misura di sicurezza attiva dal 2016. Meglio evitare di portare zaini voluminosi o oggetti proibiti per velocizzare i controlli.
Come arrivare: Il Castello sorge nel quartiere di Hradčany, sulla collina a ovest del fiume Moldava. Lo si può raggiungere a piedi da Malá Strana salendo la scenografica scalinata del Castello (scala Nové zámecké schody) oppure comodamente in tram (linee 22 o 23, fermata Pražský hrad).
Dalla fermata tram si accede all’ingresso est (porta Na Opyši) percorrendo un breve tratto in salita. In alternativa, dalla stazione metro A Malostranská si può salire al Castello attraverso i Giardini del Belvedere (ingresso nord) durante la bella stagione.
Considerate che l’area è pedonale: in auto non è possibile arrivare fin dentro (oltre tutto il parcheggio nei dintorni è scarso). Molti tour della città includono il Castello come tappa, ma la visita guidata approfondita richiede almeno 2–3 ore. Per un’esperienza completa e rilassata, si può dedicare mezza giornata all’esplorazione del Castello, includendo magari una sosta nei giardini o al caffè con terrazza panoramica del Palazzo Lobkowicz (adiacente al complesso, accessibile con biglietto separato).
No Comment! Be the first one.