In provincia di Parma, immerso nella pianura emiliana, sorge Fontanellato, uno dei borghi più affascinanti dell’Emilia Romagna. È un luogo dove la storia convive con la quotidianità, dove le mura rinascimentali si riflettono ancora nelle acque del fossato che circonda la Rocca Sanvitale, e dove le tradizioni gastronomiche si respirano in ogni vicolo.
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Visitare Fontanellato significa immergersi in un’atmosfera elegante ma autentica, fatta di arte, gusto e accoglienza. Non a caso, il borgo fa parte del circuito dei “Borghi più belli d’Italia”, riconoscimento che premia non solo la bellezza architettonica, ma anche la vitalità culturale e la cura con cui gli abitanti custodiscono il proprio patrimonio. Il centro storico si sviluppa attorno alla piazza principale, una delle più suggestive della Bassa parmense: qui, tra portici e botteghe, si apre la Rocca, simbolo indiscusso del paese.
Tutt’intorno si stendono campi coltivati, vie ciclabili e antiche strade che conducono verso altri luoghi iconici del territorio, come il Labirinto della Masone di Franco Maria Ricci, la Reggia di Colorno, o le aziende agricole della Strada del Culatello di Zibello, dove si produce uno dei salumi più pregiati d’Italia. Fontanellato è facilmente raggiungibile da Parma (circa 20 km), da Fidenza e da Salsomaggiore Terme. Proprio la sua posizione centrale lo rende una meta perfetta per un weekend lento tra arte, cultura e sapori. Chi viaggia in camper trova accoglienza in un’area di sosta attrezzata a pochi passi dal centro, ideale per esplorare il borgo con calma e libertà.
Origine del nome
L’origine del nome Fontanellato sembra legata alla presenza di numerose sorgenti e risorgive che caratterizzavano in passato questa zona della pianura padana. Il termine deriverebbe dal latino Fontanellatum, cioè “luogo ricco di fontane o sorgenti”.
In effetti, ancora oggi il territorio intorno al borgo è attraversato da una fitta rete di canali e corsi d’acqua, segno evidente del legame profondo tra la comunità e l’ambiente naturale. Le acque che un tempo servivano per irrigare i campi o muovere le ruote dei mulini sono state anche l’elemento che ha dato origine alla Rocca Sanvitale, costruita al centro di un fossato alimentato proprio da queste fonti. Le prime notizie documentate risalgono al XII secolo, e il borgo conobbe il suo massimo splendore sotto i Sanvitale, una delle famiglie nobili più influenti del Ducato di Parma, che ne consolidarono la signoria a partire dal XIII secolo. Fu proprio grazie a loro che il borgo conobbe un lungo periodo di splendore artistico e culturale, divenendo un piccolo centro rinascimentale animato da architetti, pittori e studiosi.
Il nome “Fontanellato” è dunque la testimonianza di un legame antico tra l’uomo e la natura, un equilibrio che ancora oggi si percepisce camminando tra le sue strade e i suoi canali.
Cosa vedere nel borgo
Il cuore pulsante di Fontanellato è senza dubbio la Rocca Sanvitale, una delle rocche più eleganti e meglio conservate dell’Emilia Romagna. La sua particolarità è quella di essere completamente circondata da un fossato d’acqua, come nelle fiabe.

All’interno custodisce capolavori assoluti dell’arte italiana, tra cui la Camera Picta affrescata da Parmigianino nel 1524: un piccolo gioiello del Rinascimento che raffigura il mito di Diana e Atteone, con una grazia e una modernità che anticipano il Manierismo. L’opera venne commissionata da Galeazzo Sanvitale e da sua moglie Paola Gonzaga, e rappresenta uno dei più alti esempi di pittura profana dell’epoca.
La visita alla Rocca (che di fatto è il principale polo museale del borgo) è un viaggio nel tempo: tra stanze arredate, sale con soffitti a cassettoni, ritratti di famiglia e cortili d’onore, si percepisce ancora l’atmosfera della vita nobiliare del Cinquecento. Dal camminamento di ronda si gode una vista spettacolare sui tetti del borgo e sulla piazza sottostante, dove si svolge il mercatino dell’antiquariato (una delle manifestazioni più note della zona, di cui parleremo più avanti). Usciti dalla Rocca, vale la pena esplorare il centro storico, con i suoi portici eleganti, le botteghe artigiane e le antiche osterie dove gustare i piatti tipici della tradizione parmense.
La Chiesa della Natività di Maria Vergine e Santa Croce (o Chiesa di Santa Croce), costruita nel XVIII secolo, conserva tele di scuola parmense e un’atmosfera raccolta. Poco distante si trova l’Oratorio dell’Assunta, che ospita interessanti opere barocche. Per chi ama l’arte contemporanea, il Labirinto della Masone, a pochi chilometri dal centro, è una delle esperienze più sorprendenti: ideato dall’editore e collezionista Franco Maria Ricci, è il labirinto di bambù più grande del mondo, con oltre 3 km di percorsi immersi nel verde. All’interno ospita anche una biblioteca e una galleria d’arte con una prestigiosa collezione che spazia dal Cinquecento al Novecento (con opere di Dürer, Ligabue e De Chirico, tra gli altri), oltre a mostre temporanee di grande livello. Fontanellato è anche un borgo che sa valorizzare la gastronomia. Lungo la Strada del Culatello di Zibello, che attraversa la pianura tra Fontanellato, Soragna, Polesine e Zibello, si trovano aziende agricole e salumifici dove scoprire i segreti della produzione del celebre culatello, ma anche del Parmigiano Reggiano e del vino Fortana del Taro.
Un itinerario perfetto per chi vuole unire cultura e gusto.
Cosa fare nel borgo (eventi e manifestazioni folkloristiche)
Fontanellato è un borgo vivo, che durante tutto l’anno ospita eventi, rievocazioni storiche e manifestazioni dedicate al gusto e alla cultura. Il più noto è senza dubbio il Mercatino dell’Antiquariato, che si svolge ogni terza domenica del mese dal 1979. È uno dei più antichi e apprezzati mercatini dell’Emilia Romagna, con oltre 200 espositori che animano la piazza e i portici del centro. Qui si trovano mobili d’epoca, libri rari, stampe, porcellane e oggetti di modernariato: un vero paradiso per collezionisti e curiosi. In estate si tiene la Festa del Patrono San Benedetto, con concerti, stand gastronomici e fuochi d’artificio sul fossato della Rocca.
Durante la primavera, invece, Fontanellato ospita la Rievocazione Storica Rinascimentale, con figuranti in costume, tornei, sbandieratori e cene ispirate ai banchetti nobiliari del Cinquecento: un evento che riporta il borgo ai tempi dei Sanvitale e che attira visitatori da tutta la regione. Per gli appassionati di enogastronomia, l’autunno è il periodo più ricco. In ottobre si svolge “Fontanellato Città del Gusto”, una rassegna dedicata ai prodotti tipici locali, dove si possono degustare salumi, formaggi e vini delle colline parmensi.
Nel periodo natalizio la Rocca diventa scenario di mercatini, presepi e visite guidate a lume di candela, con un’atmosfera fiabesca resa ancora più suggestiva dal riflesso delle luci sull’acqua del fossato. Chi viaggia in camper trova in Fontanellato una meta perfetta anche per soste più lunghe: l’area camper comunale, situata in via Costa (a circa 500 metri dal centro storico), offre posti pianeggianti, allaccio elettrico, carico e scarico acqua e un’ottima posizione per visitare il borgo a piedi o in bicicletta.
È anche un punto strategico per esplorare i dintorni: Parma dista meno di mezz’ora, Salsomaggiore Terme è a una ventina di chilometri, e la ciclovia che attraversa la Bassa Parmense permette di muoversi lentamente tra campi e piccoli paesi, seguendo l’antico corso del Taro.
Cosa vedere nelle vicinanze
Fontanellato è il punto di partenza ideale per scoprire la Bassa parmense, un territorio ricchissimo di arte e sapori. A pochi chilometri si trova Soragna, con la splendida Rocca Meli Lupi, ancora oggi residenza privata della famiglia Meli Lupi. Le sale decorate, i giardini e le collezioni d’arte rendono questa visita una delle più affascinanti del circuito dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza. Verso sud si raggiunge Parma, città d’arte e capitale della gastronomia italiana. Qui è d’obbligo una tappa al Duomo e al Battistero, capolavori del romanico, e una passeggiata tra i palazzi storici, i teatri e le botteghe di salumi e formaggi.
Poco distante da Fontanellato si trova anche Colorno, con la sua Reggia Ducale, spesso definita la “Versailles dei duchi di Parma”, circondata da un giardino monumentale e sede dell’Alma, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana. Per chi ama le esperienze più insolite, a nord del borgo si apre il già citato Labirinto della Masone, un luogo quasi surreale: una distesa di bambù e arte che unisce natura e cultura in un unico percorso sensoriale.
Il complesso comprende un museo, una libreria e un bistrot dove gustare piatti del territorio reinterpretati in chiave contemporanea. Seguendo la Strada del Culatello di Zibello, si incontrano borghi e aziende agricole dove il tempo sembra essersi fermato.
Tra Polesine Parmense e Zibello, si possono visitare le cantine di stagionatura del culatello e il suggestivo Museo del Culatello e del Masalén presso l’Antica Corte Pallavicina, dove la famiglia Spigaroli custodisce con passione l’arte di questo salume nobile, stagionato nelle nebbie del Po. Gli amanti della natura e del turismo slow possono invece seguire gli itinerari ciclabili della Food Valley, che attraversano paesaggi rurali, canali e ponticelli di campagna. Le strade pianeggianti rendono il percorso adatto anche a famiglie e cicloturisti principianti. Infine, chi cerca relax può raggiungere in breve tempo le Terme di Salsomaggiore e Tabiano, famose fin dall’Ottocento per le loro acque ricche di sali minerali, o dedicarsi a una giornata tra i Castelli del Ducato, un circuito che comprende decine di rocche e manieri sparsi tra Parma e Piacenza, tutti visitabili con un unico pass.
Conclusione
Fontanellato è uno di quei borghi che non si dimenticano facilmente. È piccolo, raccolto, ma capace di offrire esperienze intense: un affresco vivente del Rinascimento padano, immerso in una campagna generosa e attraversato dal profumo del culatello e del Parmigiano.
Che tu venga per ammirare gli affreschi del Parmigianino, per perderti nel labirinto di Franco Maria Ricci o per gustare un tagliere all’ombra dei portici, Fontanellato saprà conquistarti con la sua autenticità. E se viaggi in camper, potrai sostare accanto al borgo e goderti la sua magia anche di sera, quando la Rocca si illumina e l’acqua del fossato riflette le luci del paese. Un’immagine che riassume perfettamente lo spirito dell’Emilia Romagna: accogliente, viva e piena di bellezza concreta.
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